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riabilitazione in Physioclinic

Uno studio dell’Ospedale Galeazzi di Milano ha confermato l’efficacia e la sicurezza di un protocollo “superveloce” per gli interventi di artroplastica del ginocchio. Il Protocollo è stato realizzato da un gruppo di ricercatori guidati dal dottor Stefano Petrillo, che fa parte dello staff di Physioclinic

Articolo tratto da repubblica.it (9 settembre 2024) firmato da Dario Rubino:

Possono bastare 24 ore per un ginocchio nuovo. Le dimissioni dopo l’intervento - parliamo di pazienti operati per ricevere una protesi monocompartimentale - possono infatti avvenire in tutta sicurezza e con piena efficacia anche nel giro di appena un giorno. A tutto beneficio del paziente, che può tornare presto a casa e cominciare a stretto giro la fisioterapia, e dei sistemi sanitari, che possono così risparmiare risorse, scrivono i ricercatori dell’IRCCS Ospedale Galeazzi - Sant'Ambrogio di Milano (tra le strutture di eccellenza per l’ortopedia del ginocchio) sulle pagine di “Knee Surgery Sports Traumatology Arthroscopy”.

Dimissioni in 24 e 72 ore a confronto
La pubblicazione, in particolare, certifica che un protocollo superveloce di artroplastica è parimenti efficace a quello più classico della durata di tre giorni. Per dimostrarlo i ricercatori guidati da Stefano Petrillo e Sergio Romagnoli dell’U.O Ortopedia - Centro di Chirurgia Protesica, hanno messo a confronto gli esiti dell’intervento eseguito nell’arco di 24 ore, o all’interno del programma fast track di 72 ore (le ore indicano la durata della degenza). Per paragonare l’efficacia dei diversi protocolli gli esperti hanno utilizzato diversi test per misurare il grado di accettazione della protesi da parte delle persone operate (o, meglio, la capacità di dimenticarsene, attraverso il Forgotten joint score), il dolore percepito e la motilità e la stabilità del ginocchio. Le analisi condotte hanno mostrato che in sostanza non ci sono differenze tra i due protocolli, anche a distanza di un anno, né in termini di efficienza né di complicazioni. Parliamo di pazienti che dopo l’intervento vengono subito rimessi in carreggiata: camminando sulle stampelle a poche ore dall’operazione ed eseguono le scale il giorno dopo, grazie a una tipologia di intervento mininvasivo, che non intacca i tendini e riduce le perdite di sangue, aggiungono dal Galeazzi.

Il protocollo extra-rapido è efficace
Rispetto al protocollo comunque rapido, l’intervento e la dimissione nel giro di 24 ore è indicato a chi è particolarmente motivato e dispone di assistenza domiciliare, precisano gli esperti. Anche se, concludono, serviranno studi su campioni più grandi per dimostrare quanto osservato in questa ricerca, che ha coinvolto un numero limitato di pazienti. Sebbene anche le esperienze condotte altrove sempre più confermano che, con un’attenta pianificazione preoperatoria, un adeguato sistema di controlli e riabilitazione nel follow-up e una gestione multidisciplinare del paziente, gli interventi di protesi stanno diventando sempre più leggeri per i pazienti.